WRITING "DIFFERENZE DI GENERE NELL'AMBIENTE DI LAVORO: OPPORTUNITÀ O DISCRIMINAZIONE?" RACCONTI DA VOTARE

   

FRESIE PROFUMATISSIME, RANUNCOLI E TULIPANI BIANCHI

Quella mattina, sotto un cielo grigio di inizio Novembre, una tristezza latente velava il mio cuore, quasi un presagio di ciò  che avrei vissuto dopo una decina di minuti.  Sensazioni di disagio mi accompagnavano nel mio percorso a piedi verso l’ufficio, mie compagne di viaggio a Milano, città alla quale non riuscivo ad affezionarmi. 
Arrivata in ufficio salutai Angela distrattamente, stavo pensando a come fosse il cielo in Abruzzo, così grigio? O forse di un bell’azzurro, terso, pensavo alle persone che stavano raccogliendo le olive sui verdi campi punteggiati da ulivi carichi di frutti…
Quasi di soprassalto tornai in me, la voce di Angela in risposta al mio saluto non aveva lo stesso tono del giorno precedente, quando, con grande gioia ma sottovoce,  guardandosi prima intorno, durante la pausa pranzo in mensa, mi aveva comunicato la bella notizia: “Sono incinta!” e insieme avevamo brindato alla vita!  Finalmente una bella sorpresa dopo tanto soffrire…  
E così quella mattina alzai lo sguardo e lei era lì: testa bassa, volto pallido e inumidito dalle lacrime. La presi per mano e ci dirigemmo nella fredda e rumorosa stanza dei server. “Ho detto alla capa che sono incinta” mi disse, ed io, ingenuamente, esclamai “Ti ha fatto gli auguri? Ma …perché piangi?”, “No…” rispose Angela ancora singhiozzando “Mi ha umiliata dandomi della ingrata e della furba opportunista…” “Le abbiamo dato fiducia quando le abbiamo rinnovato il contratto e riguardo ai suoi progetti futuri quanto ad eventuali maternità, la sua risposta … è stata …una presa in giro” aveva esclamato la responsabile in preda all’ira. 
Sempre più incredula abbracciai Angela, le sue lacrime bagnarono anche il mio volto, quasi un segno della profonda empatia che stava prendendo forma oltre i confini dei  nostri cuori. Le porsi il  mio fazzolettino ricamato, un regalo di mia nonna, un cimelio che nei momenti di sconforto mi regalava sempre un senso di affettuosa sicurezza.
Alcuni mesi prima, durante il colloquio per il rinnovo del contratto, la responsabile, scrutando il curriculum di Angela esclamò “Con un curriculum così importante e fresca di Master non sarà così incosciente da mettersi a far figli…”, abbassò il mento  guardandola fuori dalle lenti degli occhiali leggermente scivolati sul naso, quasi a cercare di carpire segreti nello sguardo di Angela, con la furbizia di chi vuole avere una risposta evitando di compromettersi ponendo in modo diretto una domanda poco delicata.  Angela aveva risposto “Non avrò bambini, me l’ha confermato il mio medico”. 
Sei mesi prima era morta la madre di Angela, l’annuncio dell’arrivo di una nuova vita aveva fatto di nuovo palpitare di gioia il suo cuore, un sentimento di cui aveva quasi dimenticato il sapore; la carica emotiva generata da quell’emozione  forte e positiva aveva spazzato, come d’incanto, le ombre di tristezza che l’esperienza del lutto aveva impresso nella sfera delle sue emozioni... Un misto di incredulità e sorpresa le aveva regalato la leggerezza del cuore di una bambina stupita, si sentiva protagonista di un miracolo, lei, sì, …proprio lei… Anni addietro, un medico le aveva annunciato, con tono freddo e sentenzioso, che non avrebbe mai avuto figli a causa di un intervento chirurgico che le aveva danneggiato l’endometrio. 
Angela fu licenziata poco dopo il suo rientro dalla maternità, poi la persi di vista per un po’. 
La risentii dopo qualche anno, ero sul treno, era una soleggiata domenica di Marzo e squillò il telefono. Mi parlò con entusiasmo del suo nuovo lavoro, creativo e interessante, con tre giorni a settimana di telelavoro.


“Lavoro per un progetto finanziato dall’Unione Europea coordinato da una università svedese, la mia azienda è partner. Oltre ad un contributo tecnico posso dare al progetto anche un contributo nell’ambito dei contenuti, grazie alle esperienze della mia quotidianità. Lavoro per lo sviluppo di una piattaforma e-learning, tra i partner ci sono anche delle università, la piattaforma eroga corsi a distanza per mamme e lavoratrici, per supportarle, sia nel percorso di studi universitari sia nella formazione continua per il lavoro”. Poi aggiunse, con tono allegro e spensierato: “Sai, sono di nuovo incinta!”. Col cuore in gola per l’emozione ma, al contempo, facendo memoria di quanto successo in passato, preoccupata le chiesi “E il tuo capo? ”
“Il giorno dopo averglielo comunicato” rispose con tono sereno e rilassato “ho trovato un mazzo di fiori sulla mia scrivania, fresie profumatissime, ranuncoli e tulipani bianchi accompagnati da un bigliettino - Auguri Angela, si goda la maternità! Tutto il resto può attendere! Con stima”.
Andò a ringraziarlo, il capo ordinò due caffè e dei biscotti e le comunicò la possibilità di continuare con il telelavoro o di scegliere un part time qualora ne avesse avuto la necessità e poi, congedandola,  le confidò timidamente “Anch’io ero uno di quei capi che licenziava le lavoratrici intenzionate a diventare mamme, poi qualcosa è cambiato…”, abbassò gli occhi e il tono della voce, e continuò “Due anni fa abbiamo rischiato di perdere nostro figlio per una grave malattia, oggi sta bene…ma io sono diverso, ho capito tante cose…Si goda la sua maternità Angela, tutto il resto può aspettare, tutto il resto …conta meno, auguri! E complimenti per il suo coraggio! Lo conservi sempre…lo custodisca gelosamente”. 

Commenti

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  2. Bellissimo...l'attualità dal volto umano

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  3. È stato scritto con il cuore ed è stato letto con le lacrime e co
    n il cuore. Bello,bello!!

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  4. Attuale e ricco di sensibilità femminile!

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  5. Attuale e ricco di sensibilità femminile!

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  6. Attuale, ma non stucchevole. Brava

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  8. Bellissimo racconto davvero coinvolgente

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  9. Stupendo questo racconto, molto coinvolgente

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  10. Racconto molto bello. Fa riflettere

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  11. Racconto emozionante che dovrebbe far riflettere!

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  12. Bel racconto, significativo! Come l'esperienza nella vita possa far diventare persone migliori!

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  13. bello! e alla fine ho anche sentito il profumo delle fresie, ranuncoli e tulipani bianchi, lasciati sul tavolino...

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  16. Un futuro promettente!
    Bello davvero!

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